L'altro nome. Settologia I-II 2021 by Jon Fosse

L'altro nome. Settologia I-II 2021 by Jon Fosse

autore:Jon Fosse [Fosse, Jon]
La lingua: eng
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


II

E mi vedo mentre osservo il dipinto con le due linee che si intersecano al centro, una viola e una marrone, e noto di averle dipinte lentamente con uno strato ricco e spesso di pittura a olio, che è colata, e nel punto in cui le linee si intersecano, il colore si è amalgamato magistralmente prima di sbavare e penso che questo non è un quadro, eppure è proprio così che deve essere, è finito, e mi allontano di poco e rimango immobile a guardarlo, poi mi vedo sdraiato sul letto alla Pensione e penso che oggi è martedì, un semplice martedì, e tanto vale che mi alzi, o almeno mi vesta, penso e mi siedo sul bordo del letto e penso che nottata, penso e mi alzo, prendo da terra i pantaloni e me li metto, mi infilo il maglione nero facendolo passare prima dalla testa e indosso la giacca di velluto nera, mi siedo di nuovo sul bordo del letto e sciolgo i lacci delle scarpe, me le infilo e le annodo e vedo il mio cappotto nero abbandonato sulla sedia e penso di essere ancora più stanco di quando mi sono coricato e di non aver quasi chiuso occhio, o forse ho dormito, ma non me ne sono reso conto? penso e mi alzo e vado in bagno e mi spruzzo dell’acqua fredda sul viso, una volta, più volte, e mi sciolgo i capelli e li pettino facendo passare le dita tra i capelli lunghi e grigi, poi prendo l’elastico nero che li tiene raccolti e li raccolgo di nuovo con l’elastico e infine mi sciacquo la bocca con l’acqua fredda, faccio dei gargarismi, sputo fuori l’acqua, ripeto più volte l’operazione e sono pronto, per quanto posso, per andare a fare colazione, penso, perché cominciano a servirla alle sei, questo me lo ricordo, non ho perso del tutto la memoria anche se i capelli sono diventati grigi, perché di solito vado a dormire presto e mi sveglio presto, vado a letto verso le nove e in genere mi addormento subito, mi sveglio verso le quattro e una volta alzato, ancora prima delle cinque mi metto a dipingere, è così, penso e penso che mi ci vuole una bella colazione e appoggio il cappotto lungo e nero su un braccio e mi metto la borsa marrone sulla spalla, poi apro la porta, spengo la luce, chiudo la porta e mi infilo la chiave nella tasca della giacca di velluto, infine mi avvio verso l’ascensore e in ascensore mi faccio il segno della croce, lo faccio tutte le mattine, o faccio soltanto il segno della croce o faccio il segno della croce e dico il Pater Noster o il Padre Nostro e rifaccio il segno della croce anche dopo la preghiera, penso e l’ascensore si ferma con qualche sussulto, esco ed entro nella sala da pranzo, nella Caffetteria, perché la mattina la sala da pranzo della Caffetteria è riservata agli ospiti della Pensione, dove fanno colazione, ed è stato



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